Il cambiamento professionale di Monica

Settembre è sempre un mese dolce/amaro. Qualcuno dice che sia il “the new gennaio”. Fatto sta che abbiamo ancora in bocca il gusto delle vacanze e la nostalgia dei bei momenti trascorsi e al tempo stesso guardiamo ai prossimi mesi con timore e tremore.

Per questo motivo, nel definire il piano editoriale del mio blog per i prossimi mesi, ho pensato che il modo migliore per incoraggiarti al rientro fosse proprio raccontare di chi CE L’HA FATTA.  Credo che possa essere di grande ispirazione per tutte le donne che si sentono in difficoltà, che credono che certe fatiche siano solo le loro, che pensano che non riusciranno più a cambiare.

Oggi ti racconto la storia di Monica Menegazzi, che ha seguito con me il percorso “Ricomincio da me- Bilancio di competenze”.

Il mio avvicinamento a Monica inizia nel 2015 quando mi scrive un’email chiedendomi una consulenza. Inizialmente mi dice di non avere abbastanza budget a disposizione per cui si riserva di ricontattarmi. Lo fa dopo ben un anno, a testimonianza del fatto che alcune scelte non sono affatto facili, al di là degli aspetti puramente economici. Non è semplice mettersi in discussione in un percorso one to one.

Siamo a settembre del 2016 e mi racconta di essere pronta ad affrontare il percorso. Iniziamo a lavorare nell’autunno del 2016 e terminiamo in primavera. Nel corso dei 6 mesi trascorsi insieme, Monica lascia il lavoro che aveva a tempo indeterminato, riprende gli studi all’università riuscendo a sostenere un buon numero di esami e in 3 mesi trova un nuovo lavoro che corrisponde a ciò che desidera.

Ciao, raccontaci di te! Chi sei e cosa fai nella vita.

Mi chiamo Monica, 35 anni, sono una persona solare e creativa che ama il contatto con le persone ed ha una grande voglia di fare. Attualmente mi occupo di marketing e comunicazione per una piccola azienda elettronica di Verona.

Come hai saputo della mia esistenza? Come ci siamo conosciute? Qual era la tua esigenza di partenza? Di cosa avevi maggiormente bisogno? Per quale motivo ti sei rivolta a me?

Ti ho trovato cercando su internet “job coach” e consulenza di carriera, ho dato un’occhiata al tuo percorso umano e professionale ed ho capito di aver trovato la persona giusta per il mio “caso”. Mi sono rivolta a te perché avevo bisogno di guardare con occhi nuovi il mio passato professionale e capire la mia nuova direzione da intraprendere, con l’esigenza di un cambiamento sia lavorativo ma anche personale.

Cos’è cambiato per te durante il percorso? Quali illuminazioni ti sono arrivate? Cosa hai capito? Cosa hai messo in atto?

Durante il percorso ho realizzato i piccoli e costanti passi che avevo fatto per migliorare e che non era tutto da buttare ma si trattava di rileggere le vecchie esperienze lavorative ed unire i puntini. L’illuminazione più grande che ho avuto è che forse per la prima volta ho trovato un senso positivo al mio percorso.

Qual è il risultato che hai raggiunto?

Il risultato che ho raggiunto è stato proprio quello che volevo fin dall’inizio, cambiare lavoro e trovare la soddisfazione lavorativa in un ambiente e in un ruolo nuovi, volevo mettermi alla prova accettando anche nuove responsabilità e così è stato.

Dicci la verità: è stato facile? Quali risorse hai dovuto mettere in campo?

Onestamente non è stato facile ma non come tipo di percorso, il difficile è stato accettare tutto quello che saltava fuori durante il rimescolamento di carte, il bello ed il brutto. Non è stato facile fare i conti con se stessi, vedere che mi ero auto-imposta dei limiti e dei condizionamenti, non giudicarsi troppo per delle scelte fatte. Non è stato facile, nel momento di transizione, far convivere la vecchia me con la nuova me, anzi queste due hanno litigato parecchio! Per tutto questo e, come sempre ho fatto, ho usato le mie risorse interne: l’accettazione della realtà con tutte le sue sfumature, la fiducia in qualcosa di positivo e di nuovo che prima o poi sarebbe arrivato, la voglia di guardare avanti e di prendere in mano tutte le “questioni spinose” e risolverle.

Se dovessi dire qual è il valore aggiunto di un percorso di job coaching, cosa diresti?

Il valore aggiunto di questo percorso consiste per prima cosa nella persona che hai di fronte. Non credo che tutti possano fare il job coach, anzi penso sia fondamentale che dall’altra parte ci sia per prima cosa la passione: nelle persone, nel lavoro proprio e in quello degli altri. La competenza certo aiuta molto, ma anche trovare quella giusta dose di “cuore” che ti permetta di condividere con il tuo cliente gioie e dolori, assistendo giorno dopo giorno ai progressi di questa riscoperta, con la giusta dose di realismo ma anche di sogno.

(ringrazio Monica per la sviolinata n.d.r)

Dove possiamo conoscere meglio la tua storia?

Qualcosa di più su di me si trova su LinkedIn, ma io preferisco di gran lunga sguardi diretti e strette di mano

(e infatti al primo incontro è venuta a Torino partendo da Verona n.d.r)

 

Quale lezione possiamo trarre dalla storia di Monica?

  • Anche le esperienze che ci sembrano terrificanti o inutili concorrono alla costruzione di ciò che siamo e ci aiutano a raccontarci con coerenza e profondità.
  • Ti potrà sembrare ovvio eppure avere obiettivi chiari e definiti dal principio ti aiuta a raggiungerli più facilmente.
  • Quando decidi di chiedere aiuto scegli con cura il professionista di cui hai veramente bisogno, che si avvicina al tuo modo di essere e di percepire il mondo. Sarà più facile per te ottenere ciò che vuoi.
Danila Saba
info@danilasaba.it

Aiuto le donne a raggiungere il benessere professionale che meritano attraverso scelte consapevoli, intenzionali. Supporto le aziende che vogliono raggiungere il benessere organizzativo e veicolare i cambiamenti mantenendo.

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