Freelance o dipendente? Il dilemma di questi anni!

Lavoro come freelance da qualche anno e ho un passato da dipendente a tempo indeterminato. Per questo motivo, e per il lavoro che svolgo, spesso clienti e amici mi chiedono come far luce su questo eterno dilemma. Per quale delle due ipotesi saremmo più “portati”? Come si fa a decidere la propria direzione?

Questo quesito è oltremodo attuale. Il mercato del lavoro è cambiato e ci spinge a valutare alternative che prima non avremmo preso in considerazione.

Più si andrà avanti e meno esisterà il “posto di lavoro” inteso alla vecchia maniera: entro in azienda e cresco al suo interno fino ad arrivare alla pensione. Oggi le carriere sono sempre meno lineari, la crescita è più orizzontale che verticale per cui spesso per crescere è necessario cambiare azienda e ruolo. Le etichette che tanto ci piacciono e ci rendono identificabili (sono un’impiegata commerciale estero, sono un contabile senior) andranno sempre più a sfumare. I confini tra un ruolo e l’altro diverranno sempre più sottili e si proseguirà a lavorare su progetti e su obiettivi specifici, sempre diversi e nuovi.

In un contesto del genere, porsi la fatidica domanda è lecito ed auspicabile. Soprattutto se sei fra quelle che non si accontentano solo di ciò che passa il convento e vogliono raggiungere una reale soddisfazione professionale (sia essa in azienda o da freelance). Tuttavia, darsi una risposta realistica non è affatto semplice.

Il mio lavoro mi ha consentito di incontrare, nel corso degli anni, diverse persone che dopo una vita da dipendente hanno deciso di mettersi in proprio. Questa scelta non sempre è stata un successo. Ho visto tantissimi operai, pieni di entusiasmo, trasformarsi in gestori di bar o di ristoranti inseguendo l’ideale del “faccio ciò che voglio” e vedere fallire la propria idea in poco meno di un anno. Mettersi in proprio richiede una valutazione accurata di se stessi e del progetto che si ha in mente di attuare.

Non può essere un tentativo tra tanti, pena il quasi certo fallimento dell’idea imprenditoriale.

Decidere di lasciare la mia azienda e far nascere la mia attività da freelance è stato un passo meditato per un bel po’ di mesi. La decisione, apparentemente, l’ho presa in un nano secondo. Tuttavia a posteriori mi rendo conto che quel gesto istintivo si era preparato in me diverso tempo prima. La mia mente ha raccolto una serie di dati, di esperienze, di conoscenze e ha poi deciso in quell’istante. Un giorno di novembre che ricordo come fosse oggi, scrissi una mail a mio marito dicendo: è giunto il momento di realizzare il mio progetto!

Cosa mi ha aiutato a decidere? Quali sono gli elementi da tenere in considerazione per scegliere ciò che veramente fa per te?

  • Una delle mie fortune fu avere accanto una persona che stava (e ci sta tutt’ora) dalla mia parte. Il sostegno delle persone di cui abbiamo stima è un fattore critico di successo dell’idea imprenditoriale. Certo, non dipende dagli altri la riuscita del progetto, ma è fondamentale avere qualcuno che crede in te nonostante te stessa, perché ci saranno momenti in cui ne avrai estremo bisogno!
  • Altro fattore essenziale è valutare i tuoi BISOGNI. I diversi momenti della vita ci spalancano la porta sui bisogni differenti e sui desideri specifici. A 30 anni ho una visione, a 40 ne avrò probabilmente un’altra. Quindi la necessità è quella di chiarire in questo momento quali siano i tuoi reali bisogni e se questi possano soddisfarsi maggiormente in un contesto aziendale o in una attività in proprio. Quanto conta ad esempio per te appartenere ad un brand, avere un’identità professionale legata ad un grande nome (sono il social media di Barilla)? Oppure quanto è importante poter dare sfogo alla tua creatività e mettere la tua personale firma nel mondo?
  • Altro aspetto da chiarire sono i tuoi VALORI. Questo è un aspetto generalmente trascurato nella ricerca del lavoro. Perché si pensa che i valori non abbiano molto a che fare con il lavoro e che sia possibile scindersi in due identità differenti (l’io lavoratore e l’io persona). La realtà è che noi siamo un’unità e quindi anche sul lavoro manifestiamo ciò che per noi conta nella vita. Quali sono i tuoi valori oggi? Cosa è veramente importante per te in questo momento? Ad esempio se per te è importante l’Amore e stai sempre in ufficio fino a tarda sera trascurando la tua famiglia forse potrebbe essere il momento giusto per cambiare qualcosa. Potrebbe essere che la soluzione non sia mettersi in proprio, ma magari cambiare solo azienda andando a lavorare in un ambiente per te più confacente.
  • Quali sono le tue COMPETENZE? Quali di queste sono spendibili in un mercato da freelance e che siano in linea con i tuoi valori e i tuoi bisogni? Sto parlando non solo di competenze tecniche (ad esempio, so cucire a mano delle fantastiche borse), ma anche di tutto ciò che gira intorno al lavoro (organizzazione, gestione dello stress, gestione del tempo, non avere colleghi, ecc.)

Queste sono alcune delle variabili da tenere in considerazione. Come fare maggiore chiarezza?

  • Tieni gli occhi aperti: raccogli dati intorno a te. Chiedi a chi si è messo in proprio quali siano i problemi che ha dovuto affrontare, come li ha superati, se li ha superati e chiediti se tu saresti in grado di affrontarli. Amplia le tue conoscenze e circondati di gente che sta facendo un lavoro che ama.
  • Leggi: libri che raccontano di storie di freelance felice ma anche storie di carriere in azienda. E vedi cosa colpisce e stimola maggiormente la tua fantasia e i tuoi sogni.
  • Conosciti meglio: Cerca di capire ciò che è veramente importante per te e dagli un ordine di priorità. Sarà ciò che ti permetterà di fare scelte consapevoli, in qualunque direzione esse vadano.
  • Impara: Aggiornati, tieniti al passo nella tua materia e partecipa a corsi per capire di più, conoscere meglio chi sei e se le tue risorse siano quelle giuste per l’una o l’altra delle ipotesi (a proposito, sto preparando un percorso proprio su questo tema, se t’interessa segnati qui e ti terrò informata)

E non dimenticare mai che la strada più giusta non è quella più facile. La strada giusta è quella che ti rende veramente felice. Quando l’avrai trovata scoprirai che forse facile non è…. ma è sicuramente semplice dirle di sì.

 

Danila Saba
info@danilasaba.it

Aiuto le donne a raggiungere il benessere professionale che meritano attraverso scelte consapevoli, intenzionali. Supporto le aziende che vogliono raggiungere il benessere organizzativo e veicolare i cambiamenti mantenendo.

3 Comments
  • Valentina
    Posted at 15:21h, 26 Gennaio Rispondi

    Utilissimo! Non vedo l’ora di iniziare domani sera il percorso con te 🙂

    Una domanda: il link per rimanere aggiornate sul percorso che stai preparando su questo tema porta a una pagina errore! Dove dovrebbe portare?
    Grazie!

    • Danila Saba
      Posted at 15:33h, 26 Gennaio Rispondi

      Grazie Valentina per le tue parole! Anche io non vedo l’ora che sia domani!
      E grazie anche per la segnalazione! Le mie clienti sono fantastiche! Prova ora il link. Porta ad iscriversi in una lista di persone interessate all’argomento della importante scelta tra freelance e lavoro dipendente. Sto preparando un corso on line in proposito!

      • Valentina
        Posted at 15:49h, 26 Gennaio

        Visto e iscritta! Grazie 🙂

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